La cucina thai è per me una scoperta relativamente recente, frutto del mio ultimo viaggio la scorsa primavera tra Bangkok, Chiang Mai e l’isola di Koh Chang. Avrei voluto parlarvene ormai diversi mesi fa, ma il tempo è tiranno e io ne ho sempre troppo poco da dedicare alla scrittura.
Sembra un miraggio e invece è accaduto: il mio primo post a tema travel è finalmente online! Ringrazio le domeniche lente di quarantena che mi hanno regalato qualche ora libera per mettere ordine tra i miei ricordi di viaggio e per inaugurare la sezione che più di tutte mi aveva spinta a ritagliarmi uno spazio mio sul web, quel “cibo in viaggio” che tanto mi appassiona.
Con questo omaggio alla cucina thai, proverò a rievocare i sapori e i profumi che mi hanno rapita e fatta innamorare del cibo del sud-est asiatico tra street food, piatti della tradizione e market coloratissimi.
I piatti della tradizione: tra curry e pad thai
Che la cucina thai sia una cucina aromatica è risaputo, quello che non sai finché non la provi è quanto le spezie e le erbe la facciano da padrone in ogni piatto. Ricordo come fosse ieri la primissima cena a Bangkok da Shoshana, modesto ristorantino nei pressi della caotica Khao San Road: primo pad thai della mia vita ed entusiasmo alle stelle!
Il pad thai è probabilmente il piatto più famoso della cucina thai, degli speciali spaghetti di riso saltati in padella con salsa di pesce, uova, tofu, verdure e germogli di soia ed eventualmente pollo e gamberetti, serviti poi con lime, peperoncino e arachidi sbriciolate. Le varianti di questo piatto sono davvero numerose e prevedono dalla polpa di granchio alla carne di maiale; il denominatore comune è la sua bontà indiscussa accompagnata dall’inconfondibile nota piccante che caratterizza quasi ogni piatto della tradizione tailandese.
Zuppe e latte di cocco
Ma vogliamo parlare dei curry? Cento, mille versioni tutte diverse, buonissime e dannatamente speziate. Green curry, red curry, yellow curry… zuppe dense e cremose preparate con pasta di curry, latte di cocco ed erbe (prima tra tutte la citronella) ed arricchite a scelta con verdure, carne o frutti di mare. Un’autentica delizia, una coccola ritemprante come poche. Ne ho provate diverse varianti, rigorosamente bollenti, ma il veg green curry ed il red curry con verdure e gamberetti restano senza dubbio i miei preferiti!
Se siete amanti del genere, non posso che suggerirvi anche il khao soi, probabilmente il mio piatto preferito in assoluto! Se chiudo gli occhi mi pare ancora di assaporare quello di Khao Soi Khun Yai a Chiang Mai, un posticino all’aperto gestito da una signora dolcissima e da suo figlio che offre pochi piatti ma buoni e quasi a costo zero. I ristoranti in Tailandia spesso non si possono definire tali, eppure sanno regalare esperienze culinarie uniche. Il khao soi è tipico del nord ed è una zuppa densa a base di pasta di curry, curcuma e latte di cocco con tagliolini all’uovo in due varianti: bolliti all’interno e fritti in superficie. Un mix di gusto e consistenze davvero speciale! La versione originale del piatto prevede il pollo, ma se ne trovano anche a base di verdure o manzo.
La frutta tailandese? La più buona del mondo!
Un altro vanto della cucina thai è senza ombra di dubbio la grande varietà di frutta tropicale reperibile nel paese. Non solo banane, ananas e cocco (e che cocco! Avete mai provato quello giovane stracolmo d’acqua? Niente di più rifrescante e dissetante… ne avrò bevuti almeno una ventina!), ma anche frutti più particolari che hanno letteralmente rapito la mia attenzione tra le coloratissime bancarelle dei market locali.
Pitaya, rambutan, mangostano… tutti buonissimi e dolcissimi. Ma la vera rivelazione durante il mio viaggio sono stati il mango giallo (diverso da quello che siamo abituati a trovare in Italia) e il durian! Il durian, per chi non lo conoscesse, è un imponente frutto dalla scorza dura, spessa e ricoperta da escrescenze appuntite che nasconde una polpa cremosa e zuccherina. La verità è che o lo si ama o lo si odia, dal momento che il suo odore è così forte e penetrante da essere percepito a distanza di metri! Pensate che il durian si trova praticamente ovunque per strada, soprattutto nel sud del paese, ma è vietato sia sui mezzi che nella maggior parte dei locali pubblici.
Con tutta questa frutta, oltre a shake e frullati da capogiro perfetti da sorseggiare in spiaggia o per combattere l’afa cittadina, vengono preparati diversi piatti thai divenuti ormai iconici nel mondo, primo tra tutti il mango sticky rice (khao niao mamuang). Alla base di questo dessert vi è proprio il riso glutinoso, lo sticky rice, fatto cuocere al vapore a lungo e poi condito con latte di cocco e accompagnato da polpa fresca di mango giallo. Un’autentica goduria. Interessante anche la sua variante blu, preparata “colorando” il riso con il butterfly pea flower tea.
E poi c’è il som tam, l’insalata di papaya verde ancora acerba dal caratteristico sapore agro. Viene condita con zucchero di palma, succo di lime, peperoncino, salsa di pesce e gaberetti essiccati con aggiunta di fagiolini e carote. Immancabile la nota croccante delle arachidi tostate. Un piatto piccante sì, ma decisamente fresco e ben bilanciato!
Lo street food che non ti aspetti
In Tailandia qualiasi ora del giorno è perfetta per mangiare. Dove? Ovunque. Cosa? Tutto ciò di cui potresti aver voglia, ma non vorrai mica farti mancare un po’ di street food?
La cucina thai mi ha conquistata, lo ammetto, ma prima di tutto a conquistarmi sono stati i food market tailandesi. Caos, colori, profumi, sorrisi. Non si può descrivere quello che è un mercato laggiù, si può solo provare a viverlo perdendosi nelle stradine affollate che lo animano. Noi ne abbiamo visitati tantissimi, come quello di China Town a Bangkok e Ton Payom a Chiang Mai. Ma cosa si mangia nei market locali? Frutta, frittelle di ogni tipo, zuppe e riso. Riso ovunque. Riso in accompagnamento a tutti i piatti se non protagonista principale. Di sicuro conoscerete il khao pad, il famosissimo riso fritto tailandese preparato con riso Jasmine, carne o pesce, uova, cipolle, verdure e coriandolo e poi condito con salsa di soia e salsa di pesce. Ho letteralmente perso il conto delle volte in cui lo abbiamo mangiato!
Infine ci sono loro, gli insetti! Fritti oppure alla griglia sono uno snack molto popolare in Tailandia, consumato dai locali ma anche dai turisti. Ammetto di non aver avuto il coraggio di provarli, eppure c’è chi li trova deliziosi… oltre che nutrienti. Nella zona di Khao San Road, a Bangkok, non è difficile imbattersi in decine di bancarelle dove perfino una foto ha il suo costo. Ma gli insetti fritti sono facilmente reperibili in ogni angolo del paese e disponibili con diversi condimenti, tutti a discrezione dell’ambulante! Il costo? Irrisorio, ma è consigliato prediligere quelli di stagione e quelli fritti e serviti sul momento. Occhio poi ai clienti della bancarella: meglio se autoctoni… questo sarà certamente indice di qualità del prodotto!
Cucina thai: un repertorio ricchissimo
Della cucina thai potrei continuare a parlarvi per ore: matcha milk tea, tom yum goong (altra zuppa superlativa!), banana roti (il pancake thai che mi ha fatta innamorare), pad see ew (noodles di riso molto simili alle tagliatelle), stir-fried morning glory (un piatto vegetariano di sole verdure da leccarsi i baffi!) e chissà quante altre leccornie ancora… Ma per questo ci sarà spazio, spero, in un prossimo articolo.
Chissa se sono riuscita a trasmettervi almeno un pizzico del mio entusiasmo e del mio amore per questa cucina così ricca e saporita! E voi, ci siete mai stati in Tailandia? Avete mai assaggiato qualcuno di questi piatti? Ce n’è uno in particolare che vi piacerebbe provare o replicare? Raccontatemelo… e ella prossima avventura.
Foto e copyright: Sara Guida, 2019.