Le Zeppole di San Giuseppe hanno forse bisogno di presentazioni? Direi proprio di no! La loro bontà è nota a tutti e il loro aspetto invitantissimo parla da sé. Questo dolce tipico della festa del papà ha origini meridionali e non può mai mancare in tavola il 19 di marzo. Ma qual è la relazione tra questo dolce, il santo e la festa? Il nome deriverebbe proprio da Giuseppe che, in fuga verso l’Egitto con Maria e Gesù, per poter mantenere la famiglia iniziò a vendere frittelle. Ed è per questo che oggi la zeppola è il simbolo della festa che celebra tutti i papà del mondo. In effetti, quale miglior omaggio di questi golosi bignè guarniti con crema pasticcera (o diplomatica) e delle dolcissime amarene?
Per me le zeppole hanno un grande valore sentimentale: mi ricordano il pranzo di San Giuseppe a casa di mia nonna, quando tornavo da scuola e sapevo che ad attendermi c’era una ricca carrellata di piatti tradizionali che poi si sarebbe conclusa in dolcezza con loro. In questo giorno è infatti usanza di alcuni paesini del basso Salento organizzare le cosiddette “tavole di San Giuseppe”, vere e proprie tavolate in onore del santo alle quali prendono parte amici e parenti impersonando i santi. Questi banchetti prevedono 13 pietanze diverse da offrire ad ognuno dei 13 commensali (come nell’ultima cena) per un totale di ben 169 piatti, ma tutti di origine povera e contadina! Oggi questa tradizione è un po’ andata persa, ma le famiglie organizzano ancora ricchi pranzi a base di questi piatti e le zeppole come dolce sono d’obbligo!

Zeppole con crema diplomatica semimontata
Prepararle non è difficile, ma è necessario fare attenzione ai vari passaggi e seguire meticolosamente le indicazioni per una riuscita perfetta. Io stessa ho provato tante ricette prima di trovare quella giusta ma ora, finalmente, posso condividerla con voi! D’ora in poi solo zeppole di San Giuseppe belle gonfie e dorate e spero proprio di aver incuriosito anche tutti coloro che non le hanno mai assaggiate. Davvero non sapete cosa vi siete persi! Correte ai ripari… siete ancora in tempo!
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Zeppole di San Giuseppe
Ingredienti
Per la pasta bignè
- 125 g farina 00
- 125 g acqua
- 70 g burro
- 3 uova medie (per me pasta gialla)
- 1 tuorlo (per me pasta gialla)
- 2 g sale fino
Per la crema
- 400 g latte fresco intero
- q.b. semi di vaniglia oppure estratto
- metà limone bio (scorza pelata intera)
- 90 g zucchero semolato
- 40 g amido di mais
- 2 uova (per me pasta gialla)
- 250 ml panna fresca liquida (solo per la crema diplomatica)
Per guarnire
- q.b. amarene allo sciroppo
- q.b. zucchero al velo
Istruzioni
- Preparate la pasta bignè: mettete in una pentola l'acqua assieme al sale e al burro a pezzetti. Fate sciogliere il tutto mescolando per amalgamare e poi, quando avrà iniziato a bollire (non prima!), versate la farina preventivamente setacciata tutta d'un colpo. Togliete dal fuoco e mescolate energicamente per far addensare e creare una massa compatta che si stacca dalle pareti della pentola. Rimettete sul fuoco a fiamma media e continuate a girare fino a quando non sentirete sfrigolare sul fondo. A questo punto, mettete l'impasto su un piano e appiattitelo leggermente. Lasciate raffreddare.
- Nel frattempo potete preparare la crema pasticciera: mettete il latte assieme alla vaniglia e alla scorza di limone pelata intera sul fuoco medio e portate a sfiorare il bollore. Nel mentre, mettete in una ciotola lo zucchero, la maizena e le uova. Sbattete bene con le fruste elettriche e quando il latte sarà pronto aggiungetelo in due riprese facendolo passare per un setaccio (dopo aver eliminato la scorza). Mescolate bene e versate il tutto nella pentola, quindi riportate sul fuoco medio mescolando costantemente con una frusta a mano fino a quando non si addensa. Una volta pronta, versatela in una ciotola fredda di freezer e mescolare energicamente con la frusta a mano per farla raffreddare un po' ed evitare la formazione di grumi. Alla fine cospargetela con un po' di zucchero semolato che attirerà a sé l'acqua impedendole di seccare. Mettete in frigo.
- Una volta freddo, mettete l'impasto bignè in una ciotola capiente e aggiungete un uovo alla volta (leggermente sbattuto) mescolando bene con un cucchiaio di legno o una forchetta (io preferisco la seconda). Aggiungetene un altro solo quando quello precedente sarà stato completamente assorbito. Alla fine otterrete una sorta di crema compatta. In alternativa potete realizzare questo passaggio con la planetaria: aggiungete sempre un uovo alla volta e mescolate con la frusta a foglia per amalgamarlo all'impasto. Inserite l'impasto in una sac à poche con bocchetta a stella (8-12 mm circa, ma non più piccola altrimenti dovrete fare più giri di impasto e in cottura la zeppola si deformerà). A questo punto formate le zeppole direttamente sulla teglia coperta da carta forno. Realizzate un solo cerchio, a modo di ciambella, facendo attenzione a chiuderlo bene ma senza senza "tappare" il foro centrale. Non realizzatene più di 6 su ogni teglia e abbiate cura di distanziarle perché in cottura cresceranno molto. Lasciate le zeppole così formate all'aria per 30/40 minuti circa.
- In seguito, infornate in forno statico già caldo a 200° per i primi 10 minuti, poi abbassate a 180° senza aprire il forno (mi raccomando, altrimenti si sgonfieranno irrimediabilmente!) per altri 20-25 minuti. Infine spegnete il forno e apritelo a spiffero, quanto basta per inserire un mestolo di legno e far entrare un po' d'aria. Lasciate le zeppole all'interno per altri 10 minuti, poi sfornatele e lasciatele raffreddare completamente su una gratella. Ripetete l'operazione per la seconda teglia.
- Una volta fredde, completate le zeppole sulla parte superiore con la crema pasticciera (o diplomatica, aggiungendo alla crema anche la panna montata - io ne ho fatta una versione semimontata) e qualche amarena. Spolverizzate con zucchero al velo e servite.
Note
- Le zeppole si dovrebbero consumare in giornata, altrimenti conservatele in frigo in un contenitore chiuso per 2/3 giorni massimo. In frigo però assorbiranno umidità diventando morbide.
- La dimensione delle uova è importantissima. Se usate uova piccole è infatti possibile che ne serva una in più.
- Per la versione salentina, sostituite le amarene con un ciuffo di Nutella o di crema al cioccolato.
A dimostrazione che per me le zeppole sono una tradizione seria, ecco l’evoluzione degli scatti negli ultimi anni (per fortuna si migliora, ahah):
- Zeppole 2018
- Zeppole 2019
- Zeppole 2020
Se provate una mia ricetta e pubblicate una foto su Instagram, ricordate di taggarmi (@saraguida5) o di usare l’hashtag #perAmore_ciboinviaggio.
Sarò felicissima di vedere quello che avrete preparato!
Sara
Queste zeppole sono perfette! Poi se devo essere io preferisco quelle al forno che fritte, sarà che la prima volta le ho mangiate così ed è stato amore al primo morso 😍😍
Anche io le preferisco al forno, sai? Ma son gusti… E grazie per le tue splendide parole, come sempre! 😍 Sei troppo gentile…
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